La Legge Regionale 4 Maggio 2020 n. 9 ha previsto l’assegnazione ad ogni Comune lombardo, in proporzione al numero di abitanti, di contributi a fondo perduto per favorire la ripresa economica nel periodo successivo all’epidemia da Covid e destinati ad investimenti per opere pubbliche orientate all'adeguamento e la messa in sicurezza di strade, scuole, edifici pubblici e patrimonio comunale, interventi per fronteggiare il dissesto idrogeologico e per la riqualificazione urbana.
Il Comune di Lovere, con popolazione ricompresa tra i 5.001 e 10.000 abitanti, è risultato assegnatario di contributo di € 350.000 come riportato nel Decreto n. 7325 della Regione Lombardia del 23/06/2020.
Dopo un'approfondita valutazione e condivisione con l’Ufficio Tecnico, la nostra Amministrazione, tra le diverse possibilità ed in base anche ad interventi pubblici appena conclusi od in programma nei prossimi mesi e già finanziati, ha disposto di destinare questo finanziamento a quattro interventi non più procrastinabili e rivolti alla manutenzione straordinaria di immobili comunali destinati a servizi e funzioni fondamentali per la nostra Comunità.
INTERVENTO DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA SU DUE EDIFICI DI EDILIZIA POPOLARE DI PROPRIETA’ COMUNALE
La nostra Amministrazione ha sempre considerato gli immobili di proprietà comunale destinati ad edilizia popolare patrimonio fondamentale ed irrinunciabile per l’esercizio di una corretta politica rivolta da un lato a soddisfare richieste abitative di non sempre agevole risoluzione e dall’altro a permettere la residenza di persone con limitate possibilità economiche in un tessuto urbano integrato e vitale, senza emarginazioni di sorta.
Lovere ha attualmente un patrimonio immobiliare costituito da un totale di 53 appartamenti così suddivisi:
- 20 appartamenti nei due stabili di via Bertolotti per un totale di 22 residenti;
- 6 appartamenti nell’immobile di piazza Vitt. Emanuele per un totale di 8 residenti;
- 27 appartamenti nei due stabili di via Milano per un totale di 52 residenti.
Questo patrimonio rappresenta il frutto di investimenti economici lungimiranti di passate Amministrazioni in favore di criticità abitative ed è per questo che abbiamo sempre considerato necessario non ridurre tale valore mettendone in vendita un pezzo per volta, ritenendo invece indispensabile operare interventi di manutenzione straordinaria per mantenerne intatta la corretta funzione abitativa per i residenti. Infatti nella manutenzione ordinaria del nostro patrimonio pubblico immobiliare residenziale, ogni anno vengono spesi circa 20.000 euro, mentre negli ultimi undici anni sono stati eseguiti i seguenti interventi di manutenzione straordinaria:
- rifacimento del salone polifunzionale di via Bertolotti, allargamento dell'ambulatorio e realizzazione di una segreteria con bonifica e ristrutturazione dei locali ormai diventati insalubri per infiltrazioni di acqua con un investimento di 40.000 euro; questi locali sono stati messi così a disposizione gratuitamente come sede per 5 Associazioni loveresi che svolgono attività nel sociale;
- rifacimento del tetto e delle facciate dell’immobile di via Bertolotti - 1° lotto con una spesa di 80.000 euro;
- rifacimento delle facciate dell’immobile di piazza Vittorio Emanuele II che si affacciano sulla stessa; l’intervento, che ha permesso di restituire un immobile pienamente inserito nella splendida cornice di piazza Vecchia e che ha ospitato nel Medioevo il Palazzo del Podestà, si è recentemente concluso con un costo di 33.880 euro.
E’ ora il momento di affrontare due altre criticità manutentive di cui una nel medesimo immobile di piazza Vittorio Emanuele II e l’altra in quello centrale di via Milano 3.
L’immobile in piazza Vittorio Emanuele II presenta il tetto con marcati scivolamenti in canale dei coppi e distacco dei colmi dalla loro sede originale con pericolo di caduta sulla pubblica via ed infiltrazioni, oltre che nelle porzioni di sottotetto, anche all’interno delle abitazioni, con conseguenti problemi igienico sanitari.
Le opere in progetto prevedono la:
- rimozione manto di copertura in coppi a canale e rimozione onduline;
- sostituzione o eventuale rinforzo puntuale di orditura ammalorata e/o danneggiata;
- posa nuove onduline;
- posa nuovo manto di copertura in coppi a canale (tipologia indicata da Soprintendenza) con ganci antiscivolo;
- manutenzione ai comignoli, torrini, sostituzione porta-antenna;
- adeguamento abbaino d’uscita a tetto;
- realizzazione di linea vita per l'accesso alla copertura in sicurezza;
- manutenzione delle facciate del cortile interno previa preparazione per uniformarle a quelle che si affacciano sulla piazza ed appena restaurate seguendo le indicazioni della Soprintendenza;
- manutenzione delle ante d'oscuro.
Il costo complessivo dell’intervento è di 71.000 euro.
Anche lo stabile in via Milano 3 presenta le stesse criticità di quello in piazza Vittorio Emanuele II e quindi l’intervento prevede la stessa tipologia di interventi per un costo di 84.000 euro.
CHIESA DEL CIMITERO
La Chiesa del cimitero di Lovere è un edificio risalente alla seconda metà dell’800, posta al centro ed un poco arretrata rispetto all’emiciclo antistante nella quale vengono celebrate le funzioni religiose dedicate al culto dei defunti e che funge da sempre anche da luogo di sepoltura per Sacerdoti, Suore e Frati. Sotto alla superficie della Chiesa si trovano 6 tombe ipogee; 4 al suo interno e due nell’emiciclo antistante l’ingresso. La situazione di degrado materiale delle tombe ipogee, degli intonaci e dei dipinti di cui la Chiesa è dotata è molto avanzato, tale da creare criticità di carattere igienico-sanitario non più rinviabili. Il degrado è dovuto in gran parte alle infiltrazioni di acque meteoriche dal manto di copertura e dalla roccia retrostante poiché la Cappella è costruita sotto il livello della strada che corre sul lato est del cimitero e collega Lovere a Costa Volpino. Per tale motivo vi è una risalita di umidità molto importante. Anche il timpano posto sul fronte cimiteriale sporgente oltre il tetto presenta segni evidenti di ammaloramento a causa azione di infiltrazioni di acqua piovana.
Opere da eseguire:
- Messa in sicurezza delle botole lapidee con cerchiatura metallica sottostante le botole ed installazione di profilo metallico per alloggiamento lastroni.
- Risanamento della situazione esterna retrostante la cappella ed emiciclo con rimozione sterpaglie e microflora e rimozione completa di materiale accumulatosi a terra in adiacenza alle fondazioni.
- Restauro degli intonaci retrostanti esterni e di porzione di quelli interni con rimozione degli intonaci cementizi del retro della chiesa e parte dell’emiciclo, restauro di parte degli eventuali intonaci antichi rinvenuti ed integrazione delle lacune d’intonaco con malta di calce.
- Integrazione pittorica degli affreschi con acquerelli extrafini con tecnica e riordino cromatico delle ampie superfici interessate alle mancanze totali (intervento realizzato su un primo lotto di intonaci interni).
- Restauro conservativo elementi lapidei, lignei e metallici.
- Restauro del timpano esterno.
- Opere di formazione loculi aggiuntivi e consolidamento delle tombe ipogee.
Il costo complessivo dell’intervento che permetterà un parziale recupero conservativo dell’immobile e del patrimonio artistico, restituendo nel contempo dignità alle sepolture presenti, è di 80.000 euro.
CAMPANILE DI SANTA MARIA
Il progetto riguarda la messa in sicurezza delle strutture interne al campanile ed alla cella campanaria, la creazione di una linea vita che ottemperi alle normative in tema di sicurezza e che possa consentire l’accesso alla cella campanaria. Tale progetto aveva ottenuto autorizzazione dalla Soprintendenza competente nel 2016 ma per ragioni economiche tali lavori non si sono potuti realizzare ed oggi la situazione è chiaramente peggiorata rendendo urgente l’intervento. All’originario intervento si aggiunge infatti il manto di copertura del campanile che presenta dei punti di infiltrazioni di acque meteoriche nella cella campanaria.
Oggetto del progetto
Il progetto di messa in sicurezza ha come oggetto la copertura del campanile, le infiltrazioni di acqua dalla cella campanaria all’interno del campanile e l’apparato ligneo che costituisce l’accesso alla sommità della cella campanaria. La scelta degli elementi oggetto del progetto è dettato dal loro pessimo stato di conservazione. Tutti gli elementi in progetto, fatto salvo il manto di copertura, hanno un unico motivo di degrado, consistente nell’occlusione dei fori di fuoriuscita delle acque meteoriche dalla cella campanaria che hanno indotto l’acqua a ristagnare nella cella ed a percolare lungo il corpo interno del campanile, creando un degrado consistente della struttura lignea che costituisce unico accesso al campanile stesso. La superficie intonacata esterna del campanile presenta inoltre delle aree di umidità da assorbimento e risalita in corrispondenza del piano della cella campanaria.
Finalità
La finalità di questo intervento è di mettere in sicurezza tutte quelle componenti architettoniche a rischio di dissesto, distacco, caduta o degrado. Nonché conservare i paramenti; intonaci, lapidei e lignei nella loro essenza materiale lasciando inalterata la loro valenza storico artistica e la loro funzionalità. Ripristinare la funzionalità in sicurezza dell’accesso al campanile.
Gli elementi che risultano essere in uno stato di conservazione mediocre, oltre che molto rischiose per la sicurezza del bene storico e di chi vi deve accedere, sono i ripiani e le scalinate interne in legno, i ripiani ed i parapetti centrali, degradati dalla percolazione dell’acqua dalla cella campanaria. Anche quest’ultima presenta fenomeni di degrado generati per lo più dalla costruzione e posizionamento del nuovo castello delle campane che ha occluso i fori di defluizione delle acque meteoriche.
Il costo dell’intervento è di 115.000 euro.
I due interventi sugli immobili di edilizia popolare sono iniziati lunedì scorso con il montaggio dei ponteggi mentre per fine settimana avranno inizio gli altri due.
Gli interventi hanno richiesto l’esecuzione in tempi strettissimi oltre che dei progetti, anche di numerose pratiche autorizzatorie e di diverse procedure per la messa in gara; operazioni tutte coordinate ed espletate dall’Ufficio tecnico comunale cui va il grazie dell’Amministrazione.
dott. Giovanni Guizzetti
Assessore ai Lavori pubblici, Urbanistica, Ambiente e Manutenzioni del Comune di Lovere